NFT E DIRITTO D’AUTORE

Un collage digitale dal nome “everydays: the first 500 days” dell’artista Beeple, sfruttando gli NFT, è stato venduto all’asta alla cifra record di 69,3 milioni di dollari. Il primo tweet di Jack Dorsey è stato venduto all’asta come NFT per 2,9 milioni di dollari. In Italia l’artista Morgan ha venduto all’asta l’opera musicale inedita Premessa della Premessa in forma di NFT per circa 21.000 dollari.

Ma cosa è un NFT?

Un Non-Fungible Token (NFT) è un atto di proprietà e certificato di autenticità di un bene unico digitale o fisico, non modificabile e non intercambiabile. Tale certificato di autenticità viene scritto su Blockchain, vale a dire su un registro digitale immutabile. 

Gli NFT sono particolarmente utilizzati nel campo dell’arte digitale, proprio per la capacità dell’NFT di fornire prove di autenticità e proprietà dell’arte digitale. Tuttavia, gli NFT possono essere utilizzati in qualsiasi campo. 

Ad esempio, per San Valentino lo Stadio di Domiziano a Roma ha avviato la prima campagna al mondo BACI NFT: postando sul sito dell’area archeologica romana una fotografia o un video, si riceve in regalo un certificato NFT che garantisce l’unicità, l’originalità e la proprietà della fotografia o del video.

Pensando alle evoluzioni future, gli NFT potrebbero essere utilizzati per la vendita di riviste, di biglietti digitali per concerti o eventi, di oggetti digitali utilizzabili nel Metaverso, ecc…

Una volta ottenuta la certificazione, il bene certificato può essere venduto dall’autore. Acquistando un’opera con NFT il compratore acquisisce un documento virtuale, detto smart contract attestante il proprio diritto sull’opera. Chi acquista l’opera in forma NFT non acquista anche tutti i diritti di utilizzazione economica, con la conseguenza, ad esempio, che l’acquirente non potrà riprodurre o utilizzare in altro modo il bene acquistato.

A questo punto, ci si può domandare quale sia il rapporto tra NFT e diritto d’autore.

Dal punto di vista della normativa sul diritto d’autore, sembra emergere una nuova categoria di opere, quelle dell’ingegno digitali in esemplare unico o in edizione limitata, aventi valore proprio in virtù della loro unicità e autenticità. Fino ad oggi, invece, le opere digitali erano tipicamente riproducibili, nel rispetto della legge, senza limiti e senza che tale moltiplicazione in copie incidesse sul loro valore artistico o economico. Grazie all’uso degli NFT, anche le opere digitali possono diventare opere uniche e certificate, acquisendo così un nuovo valore, soprattutto economico, proprio grazie alla loro unicità.

Anche la SIAE si è espressa in merito agli NFT, avviando un progetto volto a utilizzare proprio gli NFT per tutelare i diritti patrimoniali degli autori.