La storia di Biro, l’inventore della penna a sfera, e di Bich, che l’ha resa celebre in tutto il mondo.
In molti si chiedono perché brevettare un’invenzione? Il brevetto è un investimento per il futuro e può portare ricchezza al titolare del brevetto, purchè il titolare riesca a sfruttare economicamente la sua invenzione. Un esempio? Vediamo la storia della penna a sfera.
Indice
1. Biro e l’idea della penna a sfera
Questa è la storia di Biro e Bich. La penna a sfera, comunemente nota come “biro”, è uno degli strumenti di scrittura più diffusi al mondo. La sua invenzione, brevettata da László József Bíró nel 1938, ha rivoluzionato il modo di scrivere, offrendo un’alternativa pratica e affidabile alla penna stilografica.
László Bíro, un giornalista ungherese era frustrato dalla quantità di tempo sprecato a riempire le penne stilografiche e pulire le pagine macchiate. Per cui cercava una soluzione al Suo problema.
Si narra che Biro ebbe l’idea della cosiddetta “penna a sfera”, tutelata da questo brevetto, osservando dei bambini che giocavano a biglie e le facevano rotolare in una pozzanghera, e queste ne uscivano lasciando dietro di sé una scia di fango perfettamente omogenea.
Più probabilmente László Bíro ebbe l’idea di creare una penna con un meccanismo a sfera ispirandosi al funzionamento delle rotative da stampa. Inoltre, Biro notò che gli inchiostri usati nella stampa di giornali asciugavano rapidamente, lasciando la carta asciutta e senza sbavature. Insieme al fratello, un chimico, sviluppò sia la penna a sfera che un inchiostro viscoso adatto al nuovo sistema di scrittura.
2. I brevetti
Il brevetto originale fu depositato in Gran Bretagna il 15 giugno 1938.
Il brevetto di Bíró rappresentò una svolta cruciale per la diffusione della penna a sfera. Esso garantì all’inventore i diritti esclusivi sulla sua invenzione, consentendogli di avviare la produzione e la commercializzazione del prodotto. Il brevetto, inoltre, definì le caratteristiche tecniche innovative della penna a sfera, come il meccanismo a sfera e l’inchiostro viscoso, che ne assicuravano il corretto funzionamento.
Infatti, l’innovazione di Bíro fu proprio la combinazione di un inchiostro ad alta viscosità con un meccanismo a sfera, che agivano in modo da evitare che l’inchiostro si asciugasse all’interno del serbatoio, consentendo così un flusso più controllato.
Nel 1941 i fratelli Bíró fuggirono dall’Europa insieme ad un amico, Juan Jorge Meyne, e si trasferirono in Argentina, dove depositarono un nuovo brevetto. In Argentina la penna a sfera è conosciuta con il nome di Birome.
3. La produzione della penna a sfera
Le penne a sfera soppiantarono le penne stilografiche. Infatti si dimostrarono più versatili anche in situazioni più estreme, ad esempio in alta quota, dove le stilografiche erano più soggette a perdite di inchiostro. Questo portò addirittura gli inglesi ad introdurre le penne a sfera per gli equipaggi della RAF.
3.1 Le difficoltà
Bíro, tuttavia, incontrò difficoltà nel commercializzare la sua invenzione, soprattutto a causa degli alti costi di produzione e delle circostanze della Seconda Guerra Mondiale.
Questo lo portò a cedere il brevetto al barone francese, di origini valdostane, Marcel Bich.
3.2 L’arrivo di Bich
Marcel Bich, riuscì a semplificare il processo produttivo, abbattendo drasticamente i costi e rendendo la penna a sfera accessibile a un vasto pubblico.
La società Bich, fondata da Marcel Bich, divenne leader mondiale nella produzione di penne a sfera.
Il successo della Bic è stato straordinario, con miliardi di penne vendute in tutto il mondo.
La società Bich, grazie all’acquisto del brevetto, e alla successiva commercializzazione della penna a sfera, ha ottenuto un successo economico enorme. Marcel Bich divenne un imprenditore di grande successo e un uomo ricchissimo, essendo riuscito a trasformare un’invenzione brillante in un impero commerciale.
3.3 L’epilogo
Laszlo Biro morì povero, a differenza del barone Bich, ma se non altro il suo nome è rimasto indissolubilmente legato a questa utile invenzione.
Infatti, nonostante non si sia arricchito come Marcel Bich, László Bíró è ricordato come l’inventore di uno degli strumenti di scrittura più importanti del XX secolo.
Il suo nome è rimasto legato alla penna a sfera in molti paesi, dove è comunemente chiamata “biro”.